La Fibrillazione Atriale
Che cos'è la fibrillazione atriale?
La fibrillazione atriale è l'aritmia più diffusa al mondo negli adulti. Ha una prevalenza e un incidenza molto elevata dai 65 anni in su, ma non è infrequente riscontrarla al di sotto di tale età.
Questa aritmia è associata ad un rischio di ICTUS cerebrale che aumenta con l'età.
Il sintomo principale della fibrillazione atriale è la sensazione di palpitazione (cardiopalmo) con ritmo cardiaco irregolare. La frequenza cardiaca può essere elevata (sopra i 100 battiti al minuto) ma ci sono episodi di fibrillazione atriale anche a frequenza cardiaca normale o bassa.
L'utilizzo degli sfigmomanometri con riconoscimento del ritmo cardiaco, come anche l'utilizzo degli smartwatch ha contribuito alla diagnosi delle forme asintomatiche o con pochi sintomi.
Oltre al cardiopalmo, altri sintomi comuni sono l'affanno (la dispnea da sforzo), la stanchezza eccessiva (astenia) e più raramente la sincope (svenimento).
La fibrillazione atriale può richiedere un trattamento di tipo farmacologico fino ad arrivare a degli interventi mini-invasivi come l'ablazione transcatetere.
In cosa consiste l'ablazione e come si svolge l'intervento?
L'ablazione transcatetere consiste nell'eseguire una lesione in particolari zone del cuore che sono responsabili della fibrillazione atriale.
L'intervento è mini-invasivo con accesso attraverso le vene femorali (a livello degli inguini), senza eseguire tagli chirurgici. Attraverso tali vene femorali si avanzano dei cateteri (dei tubicini molto sottili) fino all'atrio destro del cuore. Da qui, con una procedura chiamata "puntura transettale" si raggiunge l'atrio sinistro dove si trovano le vene polmonari che sono il target principale dell'ablazione della fibrillazione atriale.
Esistono diverse energie utilizzate per eseguire l'ablazione, le più utilizzate sono: la cryoablazione, la radiofrequenza e l'elettroporazione.
La cryoablazione utilizza un palloncino che raggiunge temperature molto basse (oltre -40°C) per causare le lesioni nei punti di interesse.
La radiofrequenza utilizza energie elevate per raggiungere lo stesso scopo.
L'elettroporazione è una energia non termica che utilizza campi elettrici pulsati per brevissimo tempo.
L'intervento di ablazione della fibrillazione atriale generalmente viene eseguito con anestesia locale a livello inguinale ma c'è la possibilità di "addormentare" il paziente con una sedazione profonda.
Quali tipologie di pazienti possono sottoporsi all'intervento?
La selezione di chi sottoporre all'intervento è il punto cruciale affinché l'ablazione sia più efficace possibile.
Esistono diverse forme di fibrillazione atriale: la parossistica (con episodi di durata inferiore ad una settimana continuativa), la persistente (suddivisa a sua volta in persistente di breve e lunga durata) e la permanente (cronica).
La forma parossistica, specie se associata ad un atrio sinistro non particolarmente dilatato, è la forma che risponde meglio all'ablazione.
Anche le forme persistenti di breve durata rispondono bene all'ablazione, poi man mano che l'aritmia persiste di più nel tempo le probabilità di successo dell'intervento man mano decrescono.
E' fondamentale una valutazione da parte di un Aritmologo (cardiologo specializzato in aritmie) esperto per evidenziare rischi e benefici per ogni singolo candidato all'ablazione transcatetere della fibrillazione atriale.
Quali sono i benefici dell'ablazione?
L'ablazione della fibrillazione atriale ha l'obiettivo di eliminare o quantomeno ridurre le forme sintomatiche di questa aritmia. L'efficacia dell'ablazione dipende da numerosissimi fattori che sono valutati dallo specialista.
Fortunatamente, anche nelle forme in cui non si riesce ad eliminare totalmente gli episodi aritmici, la maggior parte dei pazienti riferisce un "miglioramento della qualità della vita" rispetto a prima dell'ablazione.
Il Dott. Filippo Placentino visita in diverse Sedi in Emilia Romagna, Marche e Veneto (scoprile QUI) ed esegue gli interventi di ablazione di aritmie e di impiantistica di Pacemaker/Defibrillatori/Loop Recorder presso l'Ospedale di Alta Specialità Accreditato SSN Maria Cecilia Hospital (Cotignola - Ravenna).
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