Come è possibile prevenire le aritmie?

14.06.2024

Nel seguente articolo affronterò un tema molto importante: la prevenzione delle aritmie, con particolare attenzione alla fibrillazione atriale. Nel mio lavoro quotidiano con i pazienti, mi rendo conto di quanto sia essenziale informare su come prevenire queste condizioni o, qualora si siano già manifestate, su come ridurre il rischio di recidive.

PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA

In cardiologia, la prevenzione si divide in due categorie: la prevenzione primaria e quella secondaria. La prevenzione primaria si concentra su tutte le misure che possiamo adottare per evitare che una situazione (nel nostro caso una aritmia) insorga per la prima volta, mentre la prevenzione secondaria mira a evitare che una condizione (la nostra aritmia), già verificatasi, si ripresenti. Spesso i miei pazienti mi chiedono: "Come posso fare in modo che l'aritmia non torni?". Sebbene questa sia una domanda importante, è altrettanto cruciale prevenire la comparsa iniziale dell'aritmia, poiché agire in anticipo riduce notevolmente i rischi.

IL RUOLO DEI FATTORI DI RISCHIO

La prevenzione delle aritmie dipende fortemente dal controllo dei fattori di rischio. Questi si dividono in due gruppi: modificabili e non modificabili. I fattori non modificabili includono quelli genetici o ereditari, su cui non possiamo intervenire. Tuttavia, la maggior parte dei fattori di rischio è modificabile e dipende dalle scelte di vita quotidiane.

Tra i fattori di rischio su cui invito i miei pazienti a concentrarsi troviamo:

- Pressione arteriosa: Mantenere la pressione sotto controllo è essenziale per prevenire la fibrillazione atriale e le sue complicanze. Diverse ricerche hanno dimostrato che ridurre l'ipertensione aiuta a prevenire questa aritmia e non solo.

- Iperglicemia e diabete: Il diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2, aumenta il rischio di fibrillazione atriale. Tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue è cruciale per evitare complicanze come l'ictus.

- Attività fisica: Uno stile di vita attivo, con esercizio aerobico regolare, può ridurre notevolmente il rischio di sviluppare aritmie. Al contrario, la sedentarietà rappresenta un fattore di rischio importante.

- Peso corporeo: Mantenere un peso adeguato è un'altra misura preventiva importante. Il sovrappeso e l'obesità sono strettamente legati all'aumento del rischio di fibrillazione atriale, e anche chi è normopeso ma non svolge attività fisica può essere a rischio.

- Consumo di alcol e caffeina: L'eccesso di alcol, sia abituale che occasionale (binge drinking), aumenta significativamente il rischio di fibrillazione atriale, specialmente nei giovani. Bisogna evitare l'assunzione di alcolici a stomaco vuoto perché aumenta notevolmente il tasso alcolico e le conseguenze negative. Anche un consumo eccessivo di caffeina può contribuire ad aumentare il rischio aritmico.

- Fumo: Eliminare il fumo di sigaretta è una delle migliori strategie per prevenire non solo le aritmie, ma anche altre malattie cardiovascolari.

- Dieta e apnee notturne: Vorrei anche sottolineare l'importanza della dieta e del controllo delle apnee notturne. Spesso sottovalutati, questi fattori hanno un impatto diretto sulla salute del cuore. Nei prossimi articoli, approfondirò come una corretta alimentazione e il trattamento delle apnee possano ridurre il rischio di fibrillazione atriale.

Un approccio completo alla cura
Per ridurre l'incidenza delle aritmie, è fondamentale che i pazienti siano ben informati non solo sui sintomi, ma anche sulle complicanze, come l'ictus, e su come prevenirle. Il percorso di cura che viene suggerito è a 360 gradi e include il controllo dei fattori di rischio, che vale sia per la prevenzione primaria che secondaria. Un approccio completo come questo non solo riduce le possibilità di sviluppare aritmie, ma migliora anche la salute generale del cuore, prevenendo altre malattie come l'infarto.


Il Dott. Filippo Placentino visita in diverse Sedi in Emilia Romagna, Marche e Veneto (scoprile QUI) ed esegue gli interventi di ablazione di aritmie e di impiantistica di Pacemaker/Defibrillatori/Loop Recorder presso l'Ospedale di Alta Specialità Accreditato SSN Maria Cecilia Hospital (Cotignola - Ravenna).

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